Anche se la calvizie è un problema più frequente negli uomini, può capitare anche alle donne. Lo stress ed i trattamenti a cui le donne sottopongono i loro capelli sono le principali cause della calvizie femminile che colpisce circa il 25% della popolazione femminile.

Inoltre non bisogna sottovalutare il problema psicologico dato che la calvizie va ad incidere sull'estetica e sulla femminilità. Tutti sappiamo quanto le donne tengano al loro aspetto esteriore e la calvizie può provocare seri problemi di autostima, come del resto capita anche agli uomini affetti dallo stesso problema. Per questo motivo ai primi sintomi è meglio consultare il medico e cercare insieme la soluzione più adatta al problema.

Purtroppo ancora oggi la calvizie femminile non è accettata come quella degli uomini sottoponendo le donne a uno stress elevato e nei casi più gravi a problemi di salute.

Nelle donne quali sono le cause della calvizie?

Anche se si tratta di un problema più frequente negli uomini, la calvizie può colpire anche le donne. Tra le cause ci sono i trattamenti cosmetici, lo stress e patologie varie, ma vediamo più nel dettaglio le cause più significative:
• Ereditarietà: se in famiglia ci sono stati problemi di calvizie o diradamenti in età precoce, la probabilità che capiti prima dei 50/60 anni è piuttosto facile.
• Diete drastiche: le carenze nutrizionali e le diete troppo drastiche sono tra le principali cause della perdita dei capelli per il 30 % delle donne. Per favorirne la crescita sono da preferire alimenti ricchi di proteine come latticini, pesce e uova.
• Scarso apporto di ferro e vitamine: livelli bassi di vitamina B e D possono provocare la perdita dei capelli, anche il ferro è importante, infatti il primo sintomo di anemia è proprio la caduta dei capelli.
• Stress psicologico e traumi fisici: in entrambi i casi si può verificare una perdita anomala e abbondante di capelli che può essere fermata con il superamento dello shock o quello dei problemi che causavano lo stress con conseguente ricrescita dei capelli.
• Trattamenti e sostanze chimiche: permanenti, code troppo strette e prodotti aggressivi possono causare la perdita dei capelli.
• Squilibri ormonali: gli ormoni determinano la caduta o la crescita dei capelli quindi, in caso di tiroide, ovaio policistico, gestazione e allattamento si possono avere problemi di perdita di capelli.
• Patologie: ci sono problemi come la dermatite, l'alopecia, la psoriasi e la follicolite che se non adeguatamente trattate possono causare la calvizie.
• Farmaci: fluidificanti del sangue, antidepressivi e beta-bloccanti possono causare la caduta dei capelli.
Oggigiorno la caduta dei capelli nelle donne sta diventando un problema sempre più frequente soprattutto tra le donne in menopausa. I capelli hanno bisogno di molte attenzioni e necessitano di cure particolari per evitare che soffrano. Solitamente è possibile intervenire alla caduta dei capelli femminile quando i follicoli non sono ancora completamente danneggiati, per fare questo bisogna prestare attenzione ai primi segnali come forfora, prurito e dolore al cuoio capelluto, se i follicoli non sono più recuperabili bisogna ricorrere a un trapianto.

Perché solitamente la calvizie è più un problema maschile?

Succede perché negli uomini, il gene che provoca la calvizie è dominante, mentre nelle donne è recessivo. Questo è il motivo principale della calvizie, che seppur in percentuale minore può colpire anche le donne.

La caduta dei capelli è causata dalla sensibilità al DHT, un ormone di tipo androgeno la cui produzione è maggiore negli uomini. La calvizie non colpisce gli altri peli, anzi il DHT ne favorisce la crescita.

In che percentuale le donne perdono i capelli rispetto agli uomini?

Ogni persona perde mediamente 50/100 capelli giornalieri, ma è assolutamente normale anche perché se ne posseggono circa 100/150 mila. Se però questo equilibrio viene meno si possono perdere molti più capelli di quanti ne nascano e avere seri problemi di caduta.

Le percentuali sono significative, il 25% delle donne in età fertile (il 40% delle donne in menopausa) e il 70% degli uomini hanno problemi di perdita di capelli. Per gli uomini questo problema spesso parte dall'attaccatura delle tempie e dalla nuca, nelle donne invece si ha un diradamento diffuso e progressivo.

Trapianto capelli sulla fronte

Per una donna l'aspetto esteriore è molto importante, per questo motivo in caso di un diradamento eccessivo può essere necessario un trapianto. Si tratta di un’operazione piuttosto semplice.

Durante la prima visita il chirurgo valuterà insieme al paziente la procedura, verrà analizzata la storia clinica del paziente e una volta in possesso di tutti i dati verrà pianificato l'intervento e il paziente sarà messo al corrente di tutti i dettagli. In questa fase il medico si occuperà di tracciare quale sarà la linea di attaccatura dei capelli sulla fronte del paziente con un pennarello in modo da valutare insieme al paziente stesso quale sarà l'effetto finale dell'intervento.

La preparazione all'intervento non è complicata, basta rispettare alcune regole fondamentali. Per chi fuma è bene limitare o smettere alcuni giorni prima dell'intervento, mentre chi assume farmaci deve attenersi alle indicazioni del medico.

L'intervento avviene in anestesia locale con sedazione, bisogna quindi essere a digiuno da almeno 8 ore, dura circa 2/3 ore durante le quali il chirurgo preleva i bulbi sani dalla zona prestabilita e li impianta direttamente nella nuova sede senza incisioni ma utilizzando uno strumento apposito, il Trilix. Questo consentirà di non avere nessuna cicatrice, saranno presenti delle piccole crosticine che cadranno da sole dopo qualche giorno, comunque durante le due medicazioni necessarie verrà valutata la diagnosi esatta che varia in ogni paziente.

I capelli inizieranno a ricrescere dopo circa 3 mesi con un effetto naturale. Il paziente già dal giorno dopo l'intervento potrà svolgere le normali attività, per il lavoro invece bisogna aspettare almeno una settimana. Bisogna prestare attenzione a non esporsi al sole nei primo mese e a non frequentare ambienti sporchi e polverosi per almeno una settimana o due.

Quali rischi comporta un trapianto di capelli?

I rischi sono davvero ridotti e gli effetti collaterali tendono a scomparire da soli nel giro di 2/3 settimane. Si può avvertire assenza di sensibilità nelle aree sottoposte al trapianto ed è possibile una perdita temporanea dei capelli detta " Shock Loss", ma in linea di massima se il paziente gode di buona salute e si attiene alle indicazioni del chirurgo, i rischi sono minimi e non vanno a compromettere il risultato finale.

Infoltimento di capelli non chirurgico sulle donne

Se non si vuole subito ricorrere ad un trapianto, esistono dei metodi di infoltimento di capelli non chirurgico per le donne. I due sistemi più usati sono la tricopigmentazione e la protesi di capelli.
• Tricopigmentazione: è una sorta di tatuaggio, vengono eseguiti dei puntini colorati che sostituiscono i capelli. Oltre a essere doloroso, è possibile solo con i capelli rasati e l'effetto finale non è molto naturale.
• Protesi di capelli: le protesi hanno numerosi vantaggi rispetto alla tricopigmentazione, prima di tutto non è dolorosa e da un effetto finale molto naturale e praticamente invisibile, inoltre permette di:

  • accorciare i capelli ed eseguire qualsiasi taglio;
  • avere un colore perfetto, capelli bianchi o grigi compresi;
  • pettinare i capelli come se fossero naturali;
  • attaccatura invisibile anche con acconciature particolari;
  • scelta della quantità di capelli utilizzati per l'infoltimento in base alla zona.

Trattandosi di trattamenti con risultati reversibili, possono essere utili per avere un'idea di come si vuole poi eseguire il trapianto, oppure da utilizzare per chi non può eseguirlo, in ogni caso affidatevi sempre a personale specializzato.

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